La Bellezza è negli occhi di chi guarda
Un Laboratorio di Bellezza nella splendida Valle del Mercure Lao rimanda a quell’immagine della città ideale, nell’Utopia cinquecentesca dell’Italia rinascimentale, dove armonia e bellezza dell’architettura urbana, coincidevano con la saggezza di un governo lungimirante e di ampie vedute. Qui a Castelluccio Inferiore e nella Valle, ritorna di grande attualità la ricerca della “città ideale“ comune in tutti i secoli.
Il Sindaco di Castelluccio inferiore Paolo Campanella, elaborando i suoi “cinque obiettivi strategici”, ci invita in un laboratorio per la bellezza, e così l’Utopia rincorsa nei secoli sta diventando realtà.
Accetto con grande entusiasmo questo invito foriero di grandi progetti, in armonia con la Natura e la peculiarità dei luoghi e di chi li abita. E’ l’ambito in cui amo muovermi con il mio amore per il Feng Shui e il rispetto reverenziale della Natura così come ci è stato tramandato dall’antico Tao.
Partirei, quindi, proprio dalla parola Bellezza. Di origine sanscrita, il termine Bellezza giunge da Bet-El-Za, e significa :”luogo dove Dio risplende”. Brilla per tutto, e ci fa brillare anche per il bello.
All’Universo si possono chiedere diverse cose e ci risponderà sempre, ma dobbiamo imparare il suo linguaggio. Uno dei modi che l’Universo ha per esprimersi è il numero, quindi, dobbiamo interrogare le energie sottili e parlare il loro linguaggio. Alla domanda su come ottenere la Bellezza, l’Energia risponde : “1,6180339887…" - il Rapporto Aureo o Numero della Bellezza, matrice divina.
E’ il numero attraverso cui, ci vengono trasmessi i segreti della Creazione; in Natura e in specie diverse tra loro, si ripetono sequenze numeriche che hanno da sempre ispirato numerose costruzioni la cui geometria è considerata sacra, in quanto imitazione della “matrice divina” .
Visto che è stato conclamato che il Bello influenza lo stato di salute psico-fisico dell’essere umano, perché non coltivarlo?
Circondiamoci di natura e verde, esaltiamo il bello intorno a noi e soprattutto recuperiamo, restauriamo e non feriamo la Natura. Anche il nostro amato Ippocrate, peraltro, alle persone che non stavano bene consigliava di lasciare il luogo in cui si trovavano e di spostarsi.
Winston Churchill, in senso polemico, asseriva che siamo noi a dare forma ai nostri edifici e poi sono proprio loro a determinarne la nostra. Se vogliamo volgere lo sguardo a Oriente, dove c’è una più spiccata attenzione alla contemplazione della Natura e attenzione al modo di costruire e di abitare, possiamo strizzare l’occhio alla filosofia del Feng Shui che si occupa proprio di armonizzare quanto ci circonda per assicurare salute e benessere a chi ci abita.
Come potremmo rendere il Feng Shui efficace e applicabile ai nostri territori che per vocazione intrinseca e dono di natura, sono già perfettamente armonici?
Nelle foto qui di seguito, in basso a destra, il cammino accanto alle cascatelle del San Giovanni, a Castelluccio Inferiore. In basso a sinistra, e in alto a destra, il Sentiero dei Filosofi, a Kyoto (Tetsugaku-no-Michi in giapponese), a primavera, durante la fioritura dei ciliegi (in giapponese, Sakura). In alto a sinistra, lo stesso luogo in autunno.
Se l’uomo non fosse intervenuto in modo egocentrico e dissennato, non sarebbe stato necessario fare nulla, se non semplicemente recuperare. Trovandoci nelle condizioni in cui dal recupero al reinventare c’è un bel po' da fare, vediamo come può contribuire la filosofia orientale in un contesto come questo meraviglioso territorio.
Un Consulente di Feng Shui è un ingegnere del Chi/ Energia, è capace di pensare secondo la logica e al tempo stesso salta da una parte all’altra dello Yin e dello Yang, senza mai rompere quella continuità che regge quello che è su, quello che è giù e ciò che è in noi, per trovare una soluzione olistica che moltiplichi l’Energia positiva e allo stesso tempo eviti quella negativa. Ecco cosa fa.
Il Feng Shui in pratica lavora così: il concetto di Chi aiuta a dare un senso alle relazioni fra cose di natura diversa, rispetto allo spazio e al tempo e al loro potenziale divenire. Questo permetterà di prendere le decisioni migliori di intervento e di dare una nuova nascita al Ciclo del Chi.
Ecco proprio questo è il Bello!
Quando l’Ego entra,
tutto il resto se ne va.
Quando l’Ego se ne va,
tutto il resto entra.