Che cos'e' l'inquinamento luminoso?
Esso consiste nell' introduzione nell' ambiente di luce artificiale, in maniera diretta o indiretta. Esso, putroppo, costituisce una delle forme di alterazione ambientale piu' diffuse.
Ci sono luoghi, in apparenza incontaminati, che sono vittime dell' inquinamento luminoso durante le ore notturne. La luce si propaga e contemporaneamente viene diffusa dall' atmosfera stessa, anche per centinaia di chilometri.
L’80 per cento della popolazione mondiale e il 99 per cento della popolazione statunitense ed europea vive sotto a un cielo inquinato da luci artificiali.
La Via Lattea, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, è invisibile a oltre un terzo dell’umanità. Otto italiani su dieci non possono vedere il cielo stellato incontaminato.
Come sappiamo, e lampade a led si stanno ampiamente diffondendo, in particolare nel settore dell’illuminazione pubblica, grazie ai loro bassi consumi. Proprio i led sembrerebbero giocare un ruolo importante nel livello di inquinamento luminoso nella parte blu dello spettro. Questo è legato al fatto che utilizzano luce con forti componenti bianco-blu che viene diffusa molto di più dalle molecole dell’atmosfera rispetto alla luce con una componente prevalente verso il giallo, come quella dei sistemi di illuminazione al sodio alta pressione. Il fenomeno determina un aumento del livello di inquinamento luminoso in prossimità dalle sorgenti, fino ad alcune decine di chilometri, mentre lo riduce lontano poiché la luce blu si è già diffusa.
Nel gruppo G20, l'Italia, insieme alla Corea del Sud, risulta essere la piu' inquinata.
E' ormai assodato che l' inquinamento luminoso puo' portare ad alterazioni, anche gravi, del ritmo circadiano dell' uomo; con conseguente insorgere di disturbi piu' o meno gravi: dall' insonnia al cancro. Ma anche il mondo animale ne soffre: diverse specie, ad esempio, non riescono a riprodursi. In generale, si hanno alterazioni del microclima.
Sul sito https://www.lightpollutionmap.info/ e' possibile trovare una mappa mondiale dell' inquinamento luminoso.
C'e' una buona notizia? Si.
La zona del Parco nazionale del Pollino, in particolare il territorio a sud-est del comune di Castelluccio Inferiore, risulta essere tra le zone col minore inquinamento luminoso del territorio italiano, insieme a parti della Maremma, in Calabria sulla Sila, e in Sardegna.
Un bel posto per guardare le stelle.
Il dott. Cinzano e il dott. Falchi, dell' Universita' di Padova, in collaborazione col NOAA americano sono stati in grado di fornire un mappa della visibilita' delle stelle a occhio nudo (http://www.lightpollution.it/cinzano/mappeitalia.html).
La mappa della visibilita' delle stelle ad occhio nudo, ossia della magnitudine stellare limite visibile ad occhio nudo, indica la possibilità della popolazione di vedere stelle di una data luminosità (o magnitudine).
In una scala di colori tra il nero e il rosso, la zona del Pollino si ritrova con un bel "grigio"!
Cioe', e' possibile vedere stelle fino a magnitudine 5,75 - 6.
Questo " grigio" e' una ricchezza. Da preservare.
Da valorizzare per poter avere una migliore qualita' della vita, e forse anche per trovare una ragione di vita a Castelluccio e dintorni.
Parte 1
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